In un tempo in cui la “vera crisi” è quella delle coscienze e non soltanto (come ci viene fatto credere) quella del portafoglio, scrivere ed occuparsi di arte in genere diventa quasi un’utopia. Un artista al di sopra di ogni sospetto come Fabrizio De Andrè ammoniva però in questo senso, dicendo che un uomo senza utopie è un po’ come un cinghiale laureato in matematica pura.
Grande merito va quindi a chi con amore persegue le proprie idee e le proprie passioni. Antonio Cocomazzi con la sensibilità di un musicista di rango, riesce a coinvolgere e ad emozionare attraverso una scrittura che A? in sostanza un perfetto equilibrio tra tecnica, coscienza e cuore.
“Una nota può essere piccola come uno spillo o grande come il mondo dipende dalla tua immaginazion” diceva Thelonious Monk. La musica di Antonio in questo senso apre a scenari i più suggestivi e colorati.
Un lavoro tra i più completi del musicista pugliese, risultato di anni di esperienza e talento personale, dedicato a tutti gli innamorati del bello e dell’arte” quella vera.
Mario Marzi
Settembre 2009