note di copertina a cura di Giorgio Gaslini
“La sua musica e il suo pianismo sono di eccellente livello”
Questo disco rappresenta l’ingresso dalla porta principale nel mondo della musica italiana e di oggi di un giovane autore e pianista, Antonio Cocomazzi. Egli ci offre quattordici brani che costituiscono un discorso e un percorso unitario e insieme variato, molto simile ad una ampia suite, inglobante anche la piccola “Suite for friends”. Dal punto di vista compositivo è molto attento ai rapporti di stretta interdipendenza che ritmo-armonia-melodia devono sempre tenere vivi, così come nella buona musica di tutti i tempi. Ma vi è anche consapevolezza della funzione espressiva di altri parametri quali il timbro, i piani dinamici, l’attacco dei suoni, le pronunce, etc. Insomma è una visione raffinata, per non dire “colta” del suo fare musica. D’altronde il suo A? uno stile le cui componenti ricorrono con naturalità: l’attacco irruente e impetuoso di temi superenergetico-ritmici, un composto lirismo, un affondare nel clima dark per ritornare a cantare e “swingare”. In questo contesto la sua condotta armonica è sempre interessante, mai scontata e banale, la sua pulsazione ritmica viva e originale, il suo melos garbato e elegante. “E infine il suo pianismo, agguerrito e dimostrativo ma sempre connesso con la struttura compositiva è assecondato da partners di grande valore solistico. La sua musica e il suo pianismo sono di eccellente livello”. Ora spetta alla critica ufficiale, ma sopratutto al pubblico e ai fans, il compito di collocare Antonio e la sua musica in un posto d’onore nel grande mondo della musica di oggi di quell’oggi che così bene la sua musica esprime”.